Guida ragionevole al frastuono più atroce di Lester Bangs – La recensione
Difficilmente mi sono imbattutto in un autore che mi ha provocato sentimenti così contrastanti. Lester Bang non lo dimenticherò anche se molte cose che ha scritto non mi piacciono. Non mi piacciono per i contenuti e per come le ha scritte. Però ogni tanto, fra tanto frastuono letterario e parlo soprattutto degli articoli scritti per la rivista Creem, emerge una considerazione geniale che ti fa respirare dopo il lungo vomito di parole che come un fiume anfetaminico ti é passato sotto gli occhi.
Lester ha il merito di farti leggere il rock come nessun altro prima e ha il demerito di idolatrare musica inascoltabile (il frastuono più atroce, appunto) e gettare nel fango i classici come i Led Zeppelin. Lo fa perché odia lo star system e il distacco fra fans e rockstar (per questo motivo restarà sconvolto dall’atteggiamento dei Clash che segue in tour e che gli farà scrivere un pezzo straordinario) ma questo odio lo offusca talmente tanto da fargli dimenticare che ogni tanto è necessario giudicare la musica per quella che è, senza pensare a chi la suona, in che contesto e per chi.
Lester Bang è un uomo che ha trasformato in letteratura una critica musicale però non aspettatevi di farvi un’opinione sul disco recensito perchè Lester Bang vi porterà in tante direzioni, alcune anche molto affascinanti, ma anche molto lontane dal farvi capire se quel disco o quell’artista meritano la vostra attenzione.
Insomma si può dire che ho con Lester lo stesso rapporto di amore e odio che lui aveva con Lou Reed e mi piacerebbe che fosse ancora vivo per dirglielo.
1 Agosto 2013