Notte buia, niente stelle di Stephen King – La recensione –
Notte buia, niente stelle é il mio esordio con Stephen King. Acquistato tre anni fa più che altro perchè tradotto da Wu Ming 1 era rimasto parcheggiato in libreria un bel po’ di tempo. Negli ultimi tempi non riesco a leggere molto, con un bimbo di due anni e mezzo il tempo libero si riduce drasticamente, e così avevo dato la precedenza ad altro. Sono partito diffidente non essendo né lettore né spettatore di storie che vogliono incutere brividi e paura nel lettore ma conscio comunque che l’opera di King non si poteva ridurre a questo e consapevole del fatto che valeva la pena provare a leggere qualcosa dell’uomo che ha creato storie dalle quali sono tratti alcuni film che ho apprezzato molto.
Finito questo libro non posso dir altro che mi pento di essere stato così prevenuto nei suoi confronti e riparerò subito andano ad acquistare “Stagioni diverse” anche perché la formula delle quattro novelle mi intriga molto.
Nella postfazione King scrive, che sia come autore che come lettore, gli interessano le storie di persone ordinarie in circostanze straordinarie. Io sono sempre stato attratto invece dal minimalismo delle persone comuni in situazioni comuni. Ma King riesce a rendere lo straordinario in maniera tanto efficace, senza ridicole spettacolarizzazioni, che in effetti non si possono che definire i suoi libri “unputdownable”; non si riescono a metter giù, li vorresti sempre fra le tue mani. E non é solo una questione di ritmo narrativo, che sicuramente c’é in abbondanza, ma di un uso consapevole ed efficace del linguaggio. In poche parole Stephen King non solo scrive belle storie ma le scrive bene e non penso che questo libro sia un caso isolato ed é per questo motivo che non vedo l’ora di leggere un altro suo lavoro.
Questa recensione la potrei intitolare: “La vendetta é donna” perché penso che siano questi i temi centrali delle quattro storie, storie davvero crude che lo stesso King dice di aver trovato difficoltá a scrivere. I personaggi femminili sono straordinari e determinati quanto la loro voglia di riscatto. Forse il racconto meno riuscito, per quanto interessante anche questo, é il più breve, il terzo dove la vendetta é di un uomo. Non mi ha convinto del tutto il finale soprattutto se paragonato con quelli degli altri racconti. Ed il finale in storie di questo genere ha il suo peso.
A tre anni di distanza, dall’uscita del libro, mi sembra inutile soffermarmi sulle singole trame delle novelle, ognuno di voi le conoscerá giá molto bene. Quello che mi preme dire é che, se come me, non vi siete ancora avvicinati a questo grande autore questo é il momento per farlo e questo é sicuramente un ottimo libro da cui partire. Buon viaggio.
9 novembre 2013