L’ultima tournée di Sally O’Hara di Michele Mingone – La recensione –
Michele Mingrone è uno degli scrittori che hanno contribuito al ciclo di serate Ti Racconto il Rock con il suo romanzo L’ultima tournée di Sally O’Hara. Durante la seconda serata del 27 maggio ne abbiamo letto tre brani. Qui sotto vi propongo la mia recensione di questo divertente e malinconico romanzo rock per ragazzi dello scrittore fiorentino.
Avete dei figli che adorano improbabili rapper asiatici? O che vanno matti per gruppi di solo voce e tanta noia? Pensano che metter su un disco ad un party abbia la stessa dose di creatività di un riff di chitarra elettrica? Chiamano dei suoni sincopati, musica? Suonano uno strumento o cantano ma sono convinti che l’unico modo per farsi conoscere sia vincere un format TV? O peggio ancora, la musica, non l’ascoltano proprio?
Cari genitori, se rientrate in uno di queste categorie, avete l’obbligo morale, e non solo, di acquistare questo libro e regalarlo ai vostri figli (e non farli più uscire di casa finché non lo hanno finito).
Ma cari genitori, se anche voi pensate che il rock sia cosa morta e sepolta, se pensate che dopo London Calling nel ’79 sia finito tutto, se avete dimenticato quale sia la magia di vedere un concerto dal vivo, allora, cari signori questo romanzo è anche per voi. Perché L’ultima tournée di Sally O’Hara di Michele Mingrone sarà anche un romanzo per ragazzi ma lo è anche, e forse soprattutto, per tutti quelli che hanno dimenticato che una volta, ragazzi, lo erano veramente.
E poi, questo romanzo è anche per te. Per te che non sei cambiato di una virgola anche se la pancia è più gonfia e i capelli (se ce li hai ancora) sono più bianchi. Per te che hai il rock nel sangue e che lo suoni e lo ascolti sempre come se fosse la prima volta. Questo romanzo è per te, perché, fin dalle prime pagine, ti innamorerai della protagonista: Sally O’Hara.
In un unico, riuscitissimo, personaggio, Mingrone, ci fa leggere la sconfitta e la rinascita del rock, speranze e delusioni di una vita vissuta intensamente. Ma ad un certo punto è venuto il momento di prendere le redini della propria esistenza e Sally (Gianna Conforti) lo fa con quello che sa meglio fare nella vita; cantare. Ma non sarà una triste parodia di sé stessa, vecchia rocker che negli anni d’oro aveva avuto un discreto successo, saprà mettersi in gioco e soprattutto si confronterà con tre ragazzini che più che appartenere ad un’altra generazione sembrano far parte di una galassia a lei sconosciuta. Usano mezzi di comunicazione e parlano in maniere che lei non conosce, ma una cosa ben presto li unirà; l’adrenalina di condividere lo stesso palco per regalare a tutti, giovani e meno giovani, le stesse emozioni che il rock ci regala sempre, da cinquanta anni a questa parte.
E allora il romanzo scorre via liscio e ti diverti a vedere questa band che contamina generi musicali con lo stesso entusiasmo con cui mescola le proprie età. Una vecchia e tre ragazzini, ma tutte le differenze si annullano quando salgono sul palco.
Mingrone usa uno stile asciutto e senza fronzoli, proprio come il rock che ama e che dimostra di conoscere bene, anche come musicista e non solo come scrittore e ci regala, così, un gioiellino che potete trovare, su ordinazione, in tutte le librerie.
Se ne volete un assaggio guardatevi questo video.
8 giugno 2015